Punti

Di più sul rilevamento di Yahoo da parte della Microsoft
È solo da un giorno, più o meno, che leggo e parlo del possibile acquisto -- per $44 miliardi -- di Yahoo (il mio datore di lavoro al momento) da parte della Microsoft. E devo dire che fino ad ora è stato avvincente.

Da tutte le mie letture e conversazioni, vari possibili scenari sono emersi. Non pretendo (oltre un presentimento) di sapere se sono verosimili o meno, ma pensavo comunque di elencarli qui. Ricordate che, mentre è vero che lavoro per Yahoo, non ho informazioni riservate, e vi dico solo le riflessioni e le idee che ho sentito dagli amici e da altri online. Probabilmente, in ogni caso, Jerry ha troppo da fare per rispondere alla mia e-mail. :-)

A proposito, se tu sei fra i giornalisti che mi hanno chiamato o scritto, capirai che non posso parlare ufficialmente e neanche fare una chiacchierata con te riguardo a quello che succede in azienda.

Comunque, ecco la lista:

1. La Microsoft compra effettivamente Yahoo per $31 a quota (o qualche cifra simile). Questo è il caso di default nella mente di molta gente.

2. Un’altra grande azienda, o gruppo di aziende, compreso possibilmente un consorzio di investitori (private equity fund), lancia una controfferta. Alla fine, questo servirà solo a spingere il prezzo più in alto. La Microsoft vincerà con un’offerta più alta.

3. Il consiglio di amministrazione di Yahoo decide di appaltare dall’esterno il search advertising (le pubblicità sui motori di ricerca) e possibilmente anche il motore di ricerca stesso in modo da rivaleggiare con Google. Questo richiede una collaborazione a lungo termine e sarebbe sufficiente per rispedire la Microsoft a Redmond per perfezionare il proprio business di search e search advertising. Suppongo che questa sarebbe una decisione difficile da prendere.

4. Come variante del N° 3, Yahoo potrebbe cercare di rafforzare l’area degli inserti pubblicitari grafici (display advertising) e prendersi una fetta significativa dell’acquisizione di DoubleClick come parte dell’affare. Questo farebbe di Google il protagonista nel campo di contextual text advertising, ossia l'integrazione fra il contenuto (il testo) e l’informazione pubblicitaria, e di Yahoo l’azienda dominante nel mondo display advertising e banner e targeting comportamentale (behavioral advertising).

5. Il consiglio respinge l’offerta e sceglie di continuare così com’è. Mi sembra piuttosto inverosimile. Gli azionisti insisteranno che succeda qualcosa di eclatante.

Qualunque cosa succeda, è chiaro che la faccenda continuerà ancora per parecchio tempo. Eventi aziendali di questa grandezza richiedono molto tempo per arrivare a compimento. Ho il sospetto che il consiglio di amministrazione di Yahoo stia valutando diverse alternative che potrebbero trovarsi nel mio elenco oppure no. Si vedrà con il tempo.

Una divertente nota a parte: ieri è stato uno dei pochi giorni che le visite alla home page del mio blog hanno superato drammaticamente quelle a qualunque mio post individuale. A quanto pare, molte persone sono venute qui per vedere se avevo qualcosa da dire sulla notizia. Non me l’aspettavo davvero.
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